Immagino qualcuno al mio fianco che legge uno dei racconti di Mary Freeman e penso che avrebbe un altro sapore perchè la musica in questi racconti è fondamentale. Ho letto prevalentemente questo libro di sera perchè la sera si sposa con il soprannaturale, un valore in cui l’autrice crede e che Simona Zecchi nella sua splendida prefazione definisce essere «l’esitazione che si prova davanti al bivio fra reale e irreale». Il vento nel cespuglio di rose e altre storie del soprannaturale è un’ottima occasione per fantasticare, per recuperare la paura e per conoscere Mary Eleanor Wilkins Freeman un’autrice americana (nata nel 1852 a Randolph nel Massachusetts!) di cui in Italia non abbiamo traduzioni. Oltre ad avere la possibilità di studiare dimostra precocemente di essere dipendente della scrittura che fino al 1882 frequenta per diletto e dal 1883 dopo essere rimasta sola a causa della morte dei genitori e della sorella comincia a scrivere seriamente per lavoro. Costretta a cavarsela da sola pubblica poesie, racconti e romanzi. Oggi, grazie alla casa editrice BlackDog, possiamo leggere sei racconti, sei ritratti di donne accumunate dalla determinazione, probabilmente perchè la scrittrice vive un’epoca in cui le donne sono viste come personaggi minori di una società.
C’è sempre una biblioteca in una ghost stories: «Poi prese la lampada e ritornò nella biblioteca. Posizionò la lampada al centro del tavolo e l’ombra balzò sulla parete. Studiò ancora il mobilio e lo spostò, ma deliberatamente senza la frenesia di prima. L’ombra non si scompose. Poi ritornò nel salotto sud con la lampada e attese di nuovo. Di nuovo ritornò nello studio e posizionò la lampada sul tavolo e l’ombra balzò sulla parete. Era già mezzanotte quando andò di sopra. La Signora Brigham e le sorelle, che non potevano dormire, lo sentirono».
Il lettore deve prepararsi ad affrontare apparizioni, fantasmi e presenze inquietanti, tra le pagine ci sono parti inespresse che vi appartengono, interpretate anche dalla matita di Valentina Biletta che consegna 12 tavole illustrate da leggere insieme alle storie. La Freeman è una scrittrice che approccia la penna con partecipazione e reinventa i codici del fantastico, una donna decisamente all’avanguardia, tanto da praticare sempre la libertà a tal punto da essere considerata erroneamente una persona sola. Troppo breve questa pubblicazione perchè coinvolgente, invasa da suggestioni, una lettura che dovrebbe essere scoperta anche da tutte quelle donne che si sentono addosso il continuo bisogno di protezione, quando la perseveranza dovrebbe essere l’unico atteggiamento ad accompagnare l’età adulta. In compagnia dello stupore ho scoperto pagine cariche di uno stile che non termina quando chiudi il libro, ma continua grazie alla curiosità che induce a conoscere ogni singolo brivido di una vita.
M. E. WILKINS FREEMAN
Il vento nel cespuglio di rose
blackdog Edizioni