Efemeridi

Chi è Cesare Catà? Un genio! È la prima cosa che ho pensato dopo essere arrivata alla fine del suo libro, precisamente a pagina 156. Efemeridi: storie, amori e ossessioni di 27 grandi scrittori è uno scrigno per viaggiatori romantici. In questi racconti, alcuni nati da una rubrica dell’Huffinghton Post, vedrete passare nomi come John Keats, Franz Kafka, Pier Paolo Pasolini, David Foster Wallace, Dylan Thomas, Jack Kerouac e tanti altri. L’originale veste tipografica riesce a cucire pagine di parole che individuano un istante preciso di un giorno qualsiasi delle loro esistenze. Leggere questo libro permette di riscoprire un profondo senso dell’uomo che percepisce il mondo più grande del suo desiderio; l’uomo che incontra la forza della realtà. Cosa significa essere romantico per Cesare Catà? È una modalità di essere uomini, una capacità antropologica, un modo di ribellarsi nei confronti del mondo, perché c’è uno specifico valore civico e culturale nel riscoprirsi romantici.

Il racconto che ho amato più degli altri è Quando Jane Austen decise che sarebbe rimasta single per sempre. Jane Austen incontra Tom Lefroy l’amore della sua vita. Sente che “qualcosa cambia se incontriamo un’altra anima che è stonata nella nostra identica maniera”. Incontrarsi capita a pochissimi essere umani, Ernest Hemingway nel romanzo Per chi suona la campana scrive: “Non prendere mai alla leggera l’amore. La verità è che la maggior parte della gente non ha mai avuto la fortuna di amar qualcuno. Tu non l’avevi mai avuta sinora, questa fortuna, e ora l’hai (…) Ci saranno sempre persone che diranno che non esiste perché non possono averla”.
L’amore è la rivelazione di un assoluto che non possiamo lasciar cadere, per questo motivo essere uomini non è un semplice passaggio terrestre.

 

Vi auguro di perdervi tra le pagine di Efemeridi e conoscere questo scrittore che premette: “le storie che racconto hanno inizio il 27 dicembre per concludersi, nel giro di un calendario, il giorno successivo, vale a dire nel momento astrologico in cui la luce solare, superato il suo momento di massima debolezza, inizia di nuovo a sorridere, uscendo lentamente e inesorabilmente dalle tenebre (…) probabilmente è proprio qui, quando si sospetta che la vita ci sfugge vivendola, che nasce l’arte della scrittura, la vera letteratura come atto di amore e di rivolta nei confronti delle nostre ore. E allora si cerca di dare senso alla trama insensata del nostro tempo. Perchè, alla fine, ogni essere non è che una storia, più o meno ben raccontata”.

CESARE CATÀ
Efemeridi
Aguaplano/Glitch