Adoro lo sport del Rugby perché tiene alla formazione umana ed è caratterizzato da tanti elementi che costituiscono l’uomo e la sua vita.
La città che battezza questo sport si chiama Rugby dove ad un calzolaio di nome Gilbert, a cui piacevano le uova, chiesero di fare dei palloni. Tagliò quattro pezzi di cuoio, mise dentro una camera d’aria fatta di vescica di maiale e nacque il pallone del gioco del Rugby. La palla ovale a calciarla va dove vuole, non fa due volte la stessa strada e quando cade prende la direzione che desidera. Questo sport vede l’incontro e lo scontro di due squadre composte da quindici giocatori, ognuno con un ruolo, per loro conta solo il fattore terra, correre fino all’ultimo metro, fino ad una linea chiamata meta, è li che bisogna arrivare. Comincia la partita e il passaggio indietro è obbligatorio per portare avanti la palla, il giocatore può essere fermato facendolo cadere a terra con il placcaggio, metafora del dominio. Puoi dominare, come tutte le volte che nella vita riesci a padroneggiare una situazione e riesci a farla tua, gestirla. Dopo il fallo si riparte dalla mischia; un equivoco linguistico perché in realtà è molto ordinata, governata da regole e può essere costituita solo da persone capaci di stare insieme. La rimessa laterale si chiama touch e risponde al principio della conquista; è necessario avere la palla per giocare contro la difesa e come si ottiene la palla pregiudica l’azione. Per riuscire a vincere una partita è necessaria la volontà di lavorare insieme, lo spirito del sacrificio e molto coraggio. Alla fine si svolge il terzo tempo, i giocatori delle due squadre, vinti e vincitori, si incontrano a bere e mangiare.
Nicola De Cilia, critico letterario e professore di liceo, è autore del libro La pedagogia della palla ovale una inchiesta sullo stato dell’arte del Rugby, si è mosso dal Veneto al Lazio, dalla Campania alla Lombardia e alla Sicilia, incontrando allenatori, preparatori atletici, giocatori, dirigenti nazionali, responsabili delle Accademie, psicologi, psicoterapeuti e giornalisti.
Questo libro è un appassionante viaggio nell’Italia del Rugby in grado di coinvolgere il conoscitore e chi non è entrato mai in uno stadio.
NICOLA DE CILIA
La pedagogia della palla ovale
Edizioni dell’Asino