Oggi voglio scrivere di Sergio e della sua vita particolarmente ricca che si svolge in un tempo uguale. Il protagonista del romanzo, scritto da Waldemaro Morgese (un uomo posseduto dalla coerenza!), fin dalla sua infanzia ha la fortuna di scoprire libri in quantità, la lettura contribuisce a forgiare la sua mente. Un uomo che in età matura comincia a viaggiare per diletto e per lavoro, esperienze che lui definirà “turbinio di agitazioni continue”. L’inizio di una seconda vita lo conduce a ritirarsi in campagna, nelle difficoltà di giorni semplici, con i suoi libri e gli amici, spesso davanti a un computer e grazie alle sue potenzialità darà vita ai personaggi delle sue storie, “sfruttando il tempo che non esiste“. Sergio deve ai libri il desiderio di osare nell’ignoto, di fantasticare senza mai stancarsi di farlo.