E due uova moltosode non è un libro di cucina, ma un piccolo libro stampato su carta Fabriano Palatina che contiene otto esercizi di stile scritti dal colto Giovanni Nucci che fa uso dell’uovo per raccontare le pieghe segrete dell’esistenza umana (anche quella divina!). In questo libro si parla di uova: Frittate I, Uova benedict, Lo scrittore alla coque, Il maestro al piatto, Frittate II, Souflè, L’uovo di Amleto e per concludere E due uova molto sode, titolo che da il nome alla pubblicazione, ispirato alla scena divertentissima del film A night at the opera. Quando si ha di fronte il maremagnum dell’esistenza da dove si parte? Ad esempio dall’uovo perchè dentro un uovo c’è tutto, il poco e l’assai, sia l’uno che l’altra, l’universo e il vuoto contenuti insieme da un buco chiuso in se stesso: e da quello che dice di sè, di solito, non lo si capisce.
Nella parte più interessante del libro viene presentato Norton Bernard, visiting professor presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena e negli anni ottanta la Compagnia degli Assenti gli chiede di prendersi la briga della regia di un Hamlet da mettere in scena per il Festival di Monticello. Non perdetevi la lettura dell’Uovo di Amleto, il professore convinto che in una delle varianti del testo del 1623 fosse previsto, tostituì il teschio con un uovo. Un uovo è un uovo fa sentire prepotentemente la sua presenza e nello stesso tempo non è mai quello che avrebbe dovuto essere, cioè se stesso, un pulcino. Può recitare la sua parte essendo la perfetta rappresentazione di se stesso, sottraendosi all’ignobile finzione del sembrare.
Con uno stile ironico e profondo Giovanni Nucci coglie l’essenza di ciò che lo circonda, mostrando un importante rispetto per quello che scrive. «Hai mai provato con la maionese? Serve una pazienza sconfinata: essere lentissimi nel versare l’olio mentre si sbatte l’uovo, è come aspettare qualcosa che non deve arrivare. Se ti sospendi in quest’attesa, allora, è probabile che la maionese venga. Se l’insegui allora si rompe, si decompone.È una costruzione che trova il suo senso in sè, non nel suo fine, perchè sta tutto lì: la mano che versa l’olio e quella che sbatte l’uovo si debbono quasi astrarre: se riesci a sollevare il peso della loro ingombrante presenza della salsa, allora la tua dedizione non sarà stata vana.»
GIOVANNI NUCCI
E due uova molto sode
ItaloSvevo