L’opera prima di Philiph Roth si intitola Goodbye, Columbus e cinque racconti pubblicato nel maggio del 1959 e contiene Addio, Columbus, La conversione degli ebrei, Il difensore della fede, Epstein, Non si può giudicare un uomo dalle canzoni che canta, Eli il fanatico. Dalla novella che dà titolo al libro è stato tratto il film La ragazza di Tony (regia di Larry Peerce), è una storia d’amore tra due ragazzi ventenni che soffoca nel perbenismo perchè lui è il giovane ebreo Neil Klugman, bibliotecario che vive insieme agli zii in un quartiere popolare della anonima Newark, e lei è Brenda Patimkin, una ragazza proveniente dai ricchi sobborghi di Short Hills appartenente ad una famiglia americana che bada alle apparenze e che non si prende cura dei propri desideri ma cerca di difendere il proprio prestigio. Riflettiamo sul non valore dell’ipocrisia.
«Il mattino seguente trovai posto per la macchina in Wasthington Street, proprio di fronte alla biblioteca e siccome ero in anticipo di venti minuti decisi di andare a fare un giretto al parco. Non avevo nessuna voglia di raggiungere i miei colleghi che a quell’ora erano di certo in sala di rilegatura a bere il primo caffè, avendo ancora addosso l’odore di tutte le spremute d’arancia sorbite durante la fine settimana all’Asbury Park. […] La giornata cominciava come tutte le altre. Dalla mia scrivania al pianterreno guardavo le vivaci ragazzette dal seno eretto che salivano l’ampia scalinata marmorea che portava alla sala di lettura. Quella scala era la copia di una certa scalinata di Versailles ma quelle ragazze in attillati pantaloni da torero e maglietta aderente, figlie di pellai italiani, birrai polacchi e pellicciai ebrei, non assomigliavano certo a duchesse. Non assomigliavano nemmeno a Brenda, del resto, e se un pensiero lussurioso si accese in me durante quella noiosa giornata, si trattò soltanto di un passatempo accademico».
In questo libro lo scrittore, appena ventisettenne, è pieno di energia e da la caccia alla chiave della storia (cosa che non accadrà più nei romanzi successivi). In modo persuasivo attacca una lettera ad un’altra, una parola ad un’altra, una frase ad un’altra e così nasce una novella straordinaria dove le situazioni si tramutano in parole. Il lettore entra grazie allo scorrere delle pagine, la comunità immagina grazie alla disponibilità di un romanziere che si confronta con la situazione umana. Adoro questa novella è una lettura che prepara le riflessioni dei lettori appassionati di Roth, un libro che ci rende il senso nel costruire la cifra stilistica, un lavoro autentico come ogni opera prima.