L’ultimo singolo di Lucio Battisti

Adriano Angelini Sut è un traduttore e scrittore italiano che si accosta a Lucio Battisti con il suo ultimo romanzo e racconta una saga familiare dagli anni Cinquanta fino al 1998, dalla fine della seconda guerra mondiale alla morte del cantautore, una data presa simbolicamente come riferimento per denunciare la fine di un’epoca diversa, dove l’Italia è riuscita a raggiungere dei livelli importanti anche di geniale disimpegno. L’occhio si sposta su Roma e attraverso lo sguardo di tre famiglie, (una di commercianti ebraici, una di palazzinari democristiani e una di abruzzesi trasferiti nella capitale) Angelini Sut descrive la città di quegli anni, che è anche l’Italia in cerca di equilibrio.

Oltre cinquecento pagine rilegate dalla copertina realizzata da Maurizio Ceccato, dove i personaggi parlano italiano o con inflessioni dialettali (a seconda del posto e del contesto dove si trovano) e riflettono le caratteristiche di un’epoca; chi segue un ideale politico, chi tenta di inserirsi negli spazi culturali e chi segue la profonda passione per Lucio Battisti. La ricerca storica restituita da uno stile schietto omaggia la città di Roma dopo essere risorta alla fine di una guerra, diventando un luogo d’incontro di varie etnie, dove l’immigrazione era l’anticamera dell’integrazione e le diverse comunità restituivano alla città una determinata bellezza. L’autore denuncia la pericolosità delle società immobili, il blocco dell’interscambio umano. È un romanzo di cronaca e di musica, dove le pagine si susseguono velocemente «e poi si riprende fiato / per fare le bolle acustiche».

 

ADRIANO ANGELINI SUT
L’ultimo singolo di Lucio Battisti
Gaffi Editore