I luoghi della Londra Vittoriana

INTERVISTA A CATERINA MACCAGNANI

Ho incontrato Caterina a Firenze ed è stato un piacere condividere delle curiosità in merito alla sua prima pubblicazione per ToutCourt, I luoghi della Londra Vittoriana.

All’interno della pubblicazione sono presenti due illustrazioni realizzate da Lorenzo Zangheri che sono nate dall’intento di restituire in immagine l’atmosfera del periodo vittoriano: la prima descrive l’ordinaria vista dell’attuale “Queen Walk”, animata da corrozze a cavallo sfilanti al cospetto di lampioni a gas e primi ciclisti “provenienti” dal futuro; la seconda illustrazione vuole invece celebrare il progresso tecnologico e meccanico, ma anche l’intento stilistico del periodo. Il Tower Bridge è probabilmente il monumento che corona l’età vittoriana: costruito in acciaio a fine 800, venne costruito con tecnologia apribile perchè la città si stava espandendo ed occorreva un nuovo ponte, ma non si poteva impedire alle navi di raggiungere i moli del porto fluviale comunque presenti tra esso ed il successivo London Bridge, sullo sfondo, ciminiere fumanti che, oltre a simboleggiare le modifiche sociali ed urbanistiche in atto di una città, stavano piazzando le basi per degenerare, dopo mezzo secolo, nel disastroso grande smog di Londra.

  • Chi è Caterina Maccagnani?

Sono una persona decisamente poliedrica, con mille interessi e altrettante passioni. Nel mondo reale sono impiegata in una azienda della mia città (Reggio Emilia) e divido il tempo libero tra corsi di lingue (cinese e spagnolo) e corsi di ballo (boogie e zumba). Convivo con due gatti che riempiono di peli i miei abiti ma che mi rendono molto felice! Sono una lettrice compulsiva e appartengo a quella fascia di popolazione definita “nerd” a causa della mia passione per fumetti, serie TV e giochi di ruolo.

  • Come nasce l’idea di scrivere “I luoghi della Londra Vittoriana”?

Londra è la città che porto nel cuore da sempre, il luogo in cui mi sento a casa. È stato amore a prima vista, fin dal lontano 1997 quando l’ho visitata per la prima volta! Inoltre la letteratura del 1800 è quella che preferisco: Charles Dickens con Oliver Twist, Sir Arthur Conan Doyle con Sherlock Holmes, Robert Luis Stevenson con Dr. Jekyll e Mr. Hyde, Oscar Wilde con Dorian Gray mi hanno affascinata fin dalle prime pagine. Poi se teniamo presente che tutti questi romanzi sono collegati a Londra, è molto semplice capire il perché di questo libro!

  • Questa piccola pubblicazione è intensa, contiene nomi di scrittori importanti e la genesi di grandi romanzi che rendi al lettore mantenendo uno stile limpido.

Ho cercato di coinvolgere il lettore utilizzando uno stile semplice che potesse incuriosire chi si approccia per la prima volta a questo genere di letteratura. Ho cercato di arrivare direttamente al cuore e all’immaginazione di chi prende in mano il mio libro e ho voluto catapultarli direttamente nel 1800 tra le nebbie, i loschi personaggi, i killer seriali e le leggende metropolitane.

  • A me è piaciuto molto leggere la nascita del romanzo di Conrad, L’agente segreto. Per te c’è un “luogo” del libro che è piaciuto scrivere di più rispetto ad altri?

Ho vissuto Londra in quasi tutti i luoghi che ho descritto. Ho visitato la capitale inglese così tante volte da riuscire a percorrere alcuni quartieri senza usare una mappa! Indubbiamente l’East End è la parte più affascinante, anche se ad essere sincera oggi si è trasformato totalmente! Nel 1888 quando Jack lo Squartatore si aggirava per le stradine di Whitechapel, il quartiere era il più povero e pericoloso. Oggi, a distanza di poco meno di un secolo e mezzo, si è totalmente modificato nel cuore degli affari. Infatti i luoghi degli omicidi dello Squartatore oggi sono stati sostituiti da grattacieli e uffici.

  • A chi consiglieresti di leggere il tuo libro?

Sicuramente a chi ama Londra e la letteratura ambientata qui, ma anche a chi vuole approfondire alcuni aspetti e alcuni personaggi che spesso non vengono considerati, oppure sono dati troppo per scontato.

  • Nella vita di un uomo la lettura non è un bisogno primario. Secondo te quanto è importante leggere? Possiamo veramente fare a meno di essere dei lettori?

L’essere umano può fare a meno di tutti i bisogni secondari, si sopravvive anche senza leggere e senza ascoltare musica. Ho detto volutamente “sopravvivere”, perché a mio parere le arti tra cui la letteratura, la musica, il cinema, la danza sono importantissime per formare una persona. Aprono la mente e fanno viaggiare senza spostarci dal divano, con un panno caldo sulle gambe, una tisana e un gatto che fa le fusa riempiendoci di peli.