Una escursione nella natura è sempre un’attività piacevole a volte preziosa perchè camminare fra gli alberi ci allontana dalle ansie quotidiane mentre si sceglie la pianta con la quale si sente di avere una affinità. Il libro dell’estate 2020 per me non è una lettura ma una lunghissima passeggiata tra diversi racconti di chi ha saputo raccontare in modo viscerale la natura. La pubblicazione è curata da Matteo Sturani, nipote di Mario Sturani un artista e naturalista di fama, autore delle tavole incantevoli contenute nel libro. Pagine rilevanti per assorbire significati di parole importanti come osservazione, esplorazione, entusiasmo, armonia, lezione, giustizia. Tutto questo scorre in un bosco, sopra un prato, tra torrenti e gli insetti.
Pietre, piume e insetti edito da Einaudi è diviso in sette parti: La rivelazione di un amore, La natura come gioco, L’arte di osservare la natura, Paesaggi minimi, Il naturalista all’opera, Emozioni caccia e pesca, Le disanventure del naturalista. Autori importanti che raccontano l’aspetto naturale della propria vita, molti mossero i primi passi in un universo animato e colorato. Calvino, Neruda, Calamandrei, Levi, Meneghello, Ponge, Thoreau, Bates, Wilson, La Capria, Hemingway, Turgenev, Gadda, Durrell e Rigoni Stern hanno in comune una casa d’infanzia oppure una dimora di villeggiatura immersa in uno spazio dominato dalla natura. Altri, come Nabokov, hanno a disposizione una biblioteca di famiglia, lui a otto anni scopre dei bellissimi libri di botanica nella biblioteca della madre. Nella biografia dei nostri autori la vita è anche selvatica in un campo da gioco privilegiato come un orto, un giardino un bosco.
Non ho potuto tenermi alla larga da un libro così bello perchè conosco il rapporto d’amore con la natura, un sentimento che quando sboccia, come ogni sentimento, è intenso ed esclusivo e provoca nostalgia se subentra la distanza. È un piacere intimo e trasgressivo perchè la natura ti impone di scrutare nell’anima di non badare alla polvere di camminare scalza, non è concessa ogni forma di negazione e l’unica regola che impone il mondo naturale è gustare la libertà. Ecco che questo libro diventa per il lettore un viaggio tra le esperienze di chi ama e subisce una forza tanto grande è una condivisione unica in una giornata troppo bella. Pagina dopo pagina ho rintracciato tratti della mia infanzia e vissuto situazioni che mi sarebbe piaciuto vivere, ancora una volta ho scovato quel significato profondo di un piccolo sentiero in un bosco immenso, il pensiero che mi restituisce il contatto con la natura; la felicità non puoi comprarla e l’infelicità puoi mantenerla lontana.
Pietre, Piume e Insetti
L’arte di raccontare la natura
a cura di MATTEO STURANI
Einaudi Editore
Immagine: tavola di Mario Sturani, Il mio tavolo, 1954