Sono alla fine di una giornata del mese di luglio quando raggiungo telefonicamente Valerio Valentini dopo aver fissato un appuntamento, lui si trova ancora nel suo negozio di ottica; “curioso“, gli dico, “sia un ottico che un editore restituiscono strumenti per guardare il mondo!” Valerio è anche editore della casa editrice Readerforblind insieme ad altri due soci (Adria Bonanno e Dario Antimi), ubicata a Ladispoli, vista mare, dove accendono le luci degli uffici nel mese di marzo del 2021, oggi sono in nove a prendersi cura dei lettori. Cominciamo a parlare della scelta del nome: “viene preso da una citazione di un magico racconto di Carver che si intitola Cattedrale dove scrive, ‘cercasi lettore per cieco’. Nell’utilizzo del logo viene impiegata anche la lettera R dell’alfabeto braille che permette ai ciechi di leggere“. È impossibile non rendersi conto della cura nella veste tipografica dove le copie sono numerate a mano, un impegno che Valerio ha potuto osservare fin da quando era bambino: “vengo da una famiglia di tipografi, mia madre curava l’allestimento in tipografia e i miei due zii erano tipografi, uno lavorava alla Mondadori e dall’altro mio zio ho ricevuto molte prime edizioni e sento l’odore della carta da sempre, insomma non poteva che finire così!” Già, non può che sfociare in qualcosa di buono la passione che portiamo dentro, il beneficio che sentiamo quando realizziamo un progetto come una casa editrice che rappresenta la possibilità di restituire un pezzo di eternità attraverso la pubblicazione di libri messi in circolazione con il vestito più bello perché “anche la creatività nel curare la veste tipografica aiuta a far affezionare un lettore.” Personalmente ho scoperto la casa editrice attraverso il romanzo scritto da Pietro Di Donato, s’intitola Cristo fra i muratori, appartiene alla collana denominata Le Polveri, ma il primo romanzo che ha battezzato questa collana è di Dante Arfelli, s’intitola I superflui. “I libri di questa collana spesso li ho trovati al mercatino e sono scritti da autori e autrici che sono finiti nel dimenticatoio per motivi diversi ma che hanno pubblicato per case editrici medio grandi spesso hanno riscosso successo e capita che i lettori desiderano leggerli ma non riescono a trovarli. Ecco, il concetto è riportare alla luce dei libri introvabili, dopo essermi accertato con le dovute ricerche. Per questo motivo lavoriamo anche sull’autore non solo sul romanzo, ossia pubblicare i romanzi che ha scritto non il romanzo più importante, così quando un lettore si lega allo stile ha la possibilità di trovarli.” La Readerforblind con il mese di luglio fa un altro bel regalo e pubblica Carossa un romanzo scritto da Claudio Marabini, un autore che ho conosciuto anni fa, pure io grazie alle sante bancarelle, e adesso faccio parte di quei lettori che acquisterà il resto dei suoi romanzi perché Valerio conferma, “abbiamo cinque opere di Marabini di prossima pubblicazione“. Domando se posso scriverlo, così facciamo felici altri lettori, “certo che puoi scriverlo, ti racconto invece una cosa che non puoi scrivere“, ed ho appreso che oltre alla passione occorre anche la fortuna! L’altra collana di RFB si chiama I Superflui perché desidera dare voce al superfluo della nostra contemporaneità, offre spazio a nuove voci della letteratura italiana e internazionale. Concludiamo la nostra passeggiata telefonica con la famosissima domanda, leggere non è un bisogno primario ma possiamo veramente fare a meno di essere dei lettori? “Io leggo principalmente per lavoro, raramente per piacere, mi concentro sulle storie che trattano le storie, perché senza non possiamo andare da nessuna parte, occorre non solo comprendere l’attualità ma anche ricostruire parti della nostra società, comprendere da dove veniamo è l’unico modo per scegliere dove voler andare, è un passaggio che l’umanità vive costantemente. Non so se ho risposto nel modo giusto alla domanda.” Non mi interessa il giusto, solo quello che sentiamo di esprimere. Grazie Valerio, ho compreso che credi nei sognatori.
